Errori di picking: quanto ti costano e come evitarli

Sbagliare è umano, ma perseverare è antieconomico, soprattutto in ambito logistico dove ad ogni azione corrisponde una catena di conseguenze che impattano sempre con forza sul cliente finale. E questo è vero in particolar modo per le attività di picking dove un errore costa sempre caro. Spesso, infatti, delle spese sostenute per un errato prelievo non viene percepita che la punta dell’iceberg.

In ambito distributivo, per esempio, un errore di picking non comporta solo un moltiplicarsi di operations correttive con i relativi costi, ma può causare incongruenze di inventario e rotture di stock con conseguenze negative a monte e a valle del processo.

Nella logistica di produzione, invece, l’errore di prelievo può provocare rallentamenti o fermi alla catena produttiva, fino a dilatare il lead time al punto da causare ritardi nelle consegne al cliente finale.

Nell’e-commerce un errore nel prelievo e quindi nella spedizione non implica esclusivamente costi legati al nuovo invio e alla reverse logistics, ma compromette fortemente la customer experience, pregiudicando, soprattutto in ambito B2C, la relazione di fiducia tra venditore e consumatore che potrebbe non voler ripetere l’esperienza di acquisto.

Bene, abbiamo capito che con il picking non c’è da scherzare, ma allora come scongiurare le possibilità di errore? L’implementazione di un magazzino automatico – sia esso un magazzino automatico verticale o un magazzino automatico orizzontale a seconda delle esigenze – assicura affidabilità e precisione ottimizzando gli aspetti critici del picking. In che modo?

Goods-to-man: operando in logica merce-verso-operatore i magazzini automatici riducono fortemente le possibilità di errore nel prelievo. In più, possono integrare ulteriori tecnologie come il pick-to-light o bilance contapezzi per supportare al meglio l’operatore nel prelievo.

Track&trace: identificando tutti gli articoli stoccati e tracciando ogni processo, i magazzini automatici con sistema WMS integrato permettono di abbattere gli errori di picking e intervenire con tempestività in caso di anomalie.

Ergonomia: assicurando agli operatori un ambiente di lavoro confortevole e sicuro, i magazzini automatici consentono di eliminare tutti i possibili errori causati da stanchezza, distrazione o condizioni operative non ottimali.

Oggi oltre il 50% delle aziende hanno un pick rate corretto inferiore al 97%: margini di ottimizzazione sono quindi molto ampi e ottenibili in tempi rapidi e certi con l’adozione di un magazzino automatico Kardex Remstar a misura di specifica esigenza.

 

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