AstroSamantha: il rientro è una questione tutta logistica

Un mese in più tra le stelle: è quanto ha inaspettatamente ottenuto Samantha Cristoforetti, ormai per tutti AstroSamantha, che è rimasta a bordo della Stazione Spaziale Internazionale fino ad oggi, 11 giugno 2015. Il rientro, previsto a metà maggio, è stato rinviato di circa trenta giorni a causa di un problema di approvvigionamento dovuto al fallimento da parte dell’Agenzia Spaziale Russa del lancio del cargo Progress M-27M che si è disintegrato nell'atmosfera ed è precipitato nel Pacifico. Il modulo cargo conteneva oltre tre tonnellate di viveri, rifornimenti e materiali indispensabili per lo svolgimento gli esperimenti scientifici previsti a bordo che purtroppo non hanno potuto raggiungere l’ISS.

 

Dopo più di sei mesi nello spazio Samantha Cristoforetti è rientrata sulla terra

 

Già è stato effettuato l’aggiustamento di orbita dell’ISS, tramite l’accensione dei motori della navicella Progress, e il laboratorio orbitante si è trovato alla giusta altezza per permettere ai tre astronauti a bordo – oltre all’azzurra Cristoforetti anche il russo Anton Shkaplerov e l'americano Terry Virts - di tornare sulla Terra.

AstroSamantha, che è la prima donna italiana negli equipaggi dell'Agenzia Spaziale Europea, nonché la prima donna italiana nello spazio, non è riuscita a nascondere l’entusiasmo per questa piccola proroga rispetto agli iniziali sei mesi previsti per la sua missione tra le stelle, iniziata a novembre del 2014. E mentre volge lo sguardo sulla Terra per il suo ritorno a casa, già sogna una prossima missione.

 

Tra le stelle come sulla Terra alla logistica si richiede puntualità e precisione

 

Non sempre, però, è possibile trovare un risvolto positivo in un mancato approvvigionamento. Anche in situazioni meno complesse rispetto a quelle che caratterizzano una stazione spaziale, la puntualità e la precisione nei rifornimenti sono un aspetto imprescindibile del servizio, mentre un errore può avere gravi conseguenze. Per questo, A. AGRATI SpA ha scelto di installare presso il suo magazzino ben 10 Shuttle. In questo caso, però, non stiamo più parlando di navicelle spaziali, ma di magazzini automatici verticali modello Shuttle XP forniti da Kardex Remstar che l’azienda specializzata nella produzione e distribuzione di bulloneria e sistemi di fissaggio, ha integrato all’interno della propria supply chain per lo stoccaggio delle parti di ricambio per i propri impianti di produzione. In questo modo, Agrati ha assicurato la massima efficienza lungo le proprie linee produttive, ottenendo contestualmente un saving degli spazi del 32% e ottimizzando il controllo e la tracciabilità degli articoli gestiti. L’innovazione integrata ha innescato lungo l’intero processo logistico un circolo virtuoso che ha garantito maggiore efficienza e precisione con performances stellari.