A Pasqua viene prima l’uovo o il coniglio? La risposta in un magazzino goloso

Scartando un colorato uovo pasquale o attentando un goloso coniglietto di cioccolato vi è mai capitato di chiedervi perché a Pasqua siano proprio i conigli – e non dei più plausibili pennuti – a portare questi deliziosi doni? La risposta è da ricercare lontano tra miti e leggende antiche di secoli. Cominciamo dall’uovo: già presso gli antichi Egizi era costume regalare a inizio primavera uova dipinte come augurio di rinascita, mentre per buon auspicio i Romani erano soliti seppellire un uovo tra le fondamenta di una casa, per proteggerla dalla sfortuna. Nello stesso periodo, presso i Germani, era tradizione donare un uovo nel corso dei riti primaverili propiziatori per la fecondità.

 

Già gli antichi Egizi regalavano uova colorate in Primavera

 

Fin qui tutto chiaro ed affascinante, ma perché affidare un dono così prezioso e carico di significato ad un coniglio che uova non ne fa? Non esiste un un’unica risposta, ma è probabile che l’Easter Bunny, ossia il coniglietto pasquale, abbia tra i suoi antenati conigli e lepri considerati simbolo di fecondità e rinnovamento nelle tradizioni pre-cristiane, per la loro proverbiale prolificità. Nei paesi anglosassoni, in particolare, l’antica divinità pagana collegata alla fertilità e alla primavera era Eostre, dea dal cui nome deriverebbe il termine "Oster", cioè pasqua in tedesco, e l’inglese "Easter". La dea Eostre era sempre accompagnata da una lepre e da questa tradizione l’animale avrebbe poi ereditato il compito di portare le uova, simbolo di benessere e rinnovamento. La religione cristiana fece suoi questi potenti simboli associandoli al giorno della Resurrezione e nel Medioevo divenne uso diffuso in Germania, Svizzera ed Inghilterra donare le uova ai bambini insieme ad altri regali pasquali. Nei secoli il musetto buffo del coniglio pasquale e i ghiotti doni che porta con sé si sono diffusi un po’ in tutta Europa ed in America.

 

La carica dei 3000 coniglietti di cioccolato

 

La tradizione dei maestri cioccolatieri esperti nell’arte di realizzare uova e conigli di cioccolato è rimasta forte in Svizzera, dove ancora oggi la Chocolats Halba produce e distribuisce finissimo cioccolato e prodotti di pasticceria dal 1933, per un totale di oltre 10.000 tonnellate all'anno di cioccolato.

Presso l’impianto di Hinwil, in particolare, vengono realizzati cioccolatini, praline e prodotti stagionali come gli ovetti e i coniglietti di cioccolato. A Pasqua non si può sbagliare e per fare felici grandi e piccini che aspettano ognuno il proprio coniglio di cioccolato è importante lavorare con cura nei mesi precedenti l’evento. Per questo Chocolats Halba ha deciso di scongiurare interruzioni lungo la catena produttiva con l’integrazione di un magazzino automatico a piani rotanti Megamat RS 350 di Kardex Remstar da utilizzare come buffer. Il magazzino, dotato di 13 piani rotanti con portata utile di 350 kg ciascuno, è diventato così la “casa” per ben 3000 coniglietti di cioccolato.

 

Davvero da far venire l'acquolina in bocca un ROI rapido di soli 12 mesi

 

L’innovazione introdotta ha consentito un’ottimizzazione del processo produttivo razionalizzando i cicli di lavorazione, consentendo una più accorta gestione delle scorte e incrementando la produttività aumentata fin del 30%; in più, i materiali utilizzati – ripiani in acciaio inossidabile - garantiscono il pieno rispetto delle più severe norme igieniche, tutelando prodotto e consumatore. Il ritorno dell'investimento - ROI - non è stata una sorpresa pasquale, ma la promessa mantenuta frutta di un accurato processo di revisione e ottimizzazione.